di Guido Di Stefano
Lungi da noi ogni velleità di giudicare le “segnorie” che si sono avvicendate in Sicilia i questo scorcio iniziale del terzo millennio!
Se richiamiamo l’anno di grazia 1282 dell’era volgare è per invitarvi ad approfondire non solo sulle cause che portarono ai “Vespri siciliani” ma anche sui veri “registi” dei fatti: i poteri romani che vollero per la Sicilia la “mala segnoria” e gli insoddisfatti locali (poteri, “intellighenzia” e popolo) che se ne vollero liberare.
Resta al popolo siciliano e alla sua “intellighenzia” valutare se non stiamo andando peggio di allora e se finalmente dopo 735 anni non sia giunto il momento di “voltare pagina” e affidarsi a nuovi “pastori” o “capi” o se volete “padroni”, liberamente e indipendentemente scelti da noi Siculi: quelli benedetti da Roma-Bruxelles-Berlino-Washington non ci sembrano affatto innamorati e “rispettosi” della nostra meravigliosa Dea, la Sicilia.
Torniamo alle nostre paure (a volte incubi) indotte da incomprensibili idee di bilancio, che finiscono per coinvolgere o compromettere le “tasche” dei negletti isolani: sono altre le persone che fanno “tendenza” e per le quali è “politicamente corretto” spendersi e spendere!
Quindi limitiamoci ad arzigogolare sulle pubblicazioni del sito istituzionale del “Dipartimento del bilancio e del tesoro – Ragioneria generale della Regione”, quelle avvenute nei giorni 24-26-27-28 aprile 2017: brilla anche la luce miliardaria!
La “semplicità” (apparente?) occorrente per la movimentazione di grandi somme (trascendendo anche lo spazio e il tempo) potrebbe inebriare e indurre una sorta di delirio di onnipotenza e/o magia: tanto più che il tutto sembra perdersi in un misterioso ovattato silenzio.
Corposo è pure il DRG n. 681 del 24.04.2017 avente per oggetto “monitoraggio eliminazione residui passivi e correnti” con i suoi bravi allegati: 1) l’allegato A) dedicato alla eliminazione dalle scritture contabili della Regione Siciliana per l’esercizio finanziario 2016 le somme perenti per impegni 2006 e precedenti in vita alla chiusura dell’esercizio 2016 per complessivi Euro 62.945.030,93; 2) l’allegato B) che analogamente tratta le somme relative agli impegni anno 2007 e successivi per un totale di Euro 310.495.441,74.
Robusto è pure il futurista DRG n. 726 del 28.04.2017 statuente riproduzioni economie e slittamento capitoli FEAMP 2014-2020 e precisamente in soldoni: per il 2017 Euro 37.000.000,00 (cassa e competenza) ; per il 2018 Euro 46.000.000,00 (competenza) ; per il 2019 Euro 27.031.133,40 (competenza)
Al confronto fanno “tenerezza” il DDG n. 675 e il DDG n. 676 entrambi del 21.04 2017 ed entrambi pubblicati il 24.04.2017. Si proiettano nel futuro (fino al 2019) eppure tra “cassa e competenza” insieme mantengono la trattazione nei ranghi complessivi degli Euro 25.000.000,00.
Si mantengono nei ranghi dei circa Euro 42.000.000,00, tutte le altre variazioni lette.
Misteri degli universi finanziari e contabili o no?